Töitschu

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Il töitschu, il dialetto di Issime, dimostra come, dopo lo stanziamento in questi luoghi, gli issimesi non ebbero più contatto con la madrepatria: termini antichissimi si affiancano a termini di carattere francoprovenzale o italiano per indicare oggetti di introduzione più moderna. Ma lo studio approfondito della lingua di Issime deve servirsi di metodi socio-linguistici e storico-demografici: ad esempio i termini toponomastici sono di enorme aiuto. Alcuni documenti dimostrano la presenza sullo stesso territorio di un gruppo di abitanti autoctono e di un gruppo di emigrati, situazione che è perdurata fino ai giorni nostri, con l'utilizzo dei termini pratum teotonicorum (le pré des Allemands), che si trova nei pressi del Duarf, o via teotonicorum (la rue aux Allemands). Anche i contatti commerciali e l'emigrazione stagionale degli uomini nella Svizzera romanda, in Savoia e in Francia hanno avuto enorme influenza sul dialetto, con l'introduzione di termini tratti dalle parlate di quei luoghi. Si è creata così una situazione unica: gli Issimesi sono diventati plurilingue con la conoscenza e la pratica del francese, dell'italiano, del franco-provenzale e del piemontese, oltre alla parlata walser.
 

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